Ricerca | FOCUS: Il progetto «South Working» – Lavorare dal Sud. In «Rapporto SVIMEZ 2020».

Pubblicato
il 13 Marzo 2022

di Elena Militello, Mario Mirabile (South Working – Lavorare dal Sud A.P.S.)

Nei mesi della pandemia, in Italia, molti lavoratori si sono trovati a lavorare a distanza dalle regioni del Sud per datori di lavoro situati altrove, al Nord o all’este- ro. In questo contesto è nato il progetto «South Working – Lavorare dal Sud», che mira al miglioramento della coesione economica, sociale e territoriale, guardando allo strumento del lavoro a distanza, in via principale da dove si desidera, con l’obiettivo di arginare il deflusso di capitale umano dal Mezzogiorno e contribuire alla riduzione dei divari esistenti. Nel presente FOCUS, dopo una breve descrizione del contesto in cui si è sviluppato il fenomeno, verrà presentato il progetto e i primi dati che emergono da un sondaggio anonimo esplorativo rivolto ai lavoratori, per un totale di risposte pari a 1.860 persone tra il 17 giugno 2020 e il 28 settembre 2020.

Ben prima della pandemia Covid-19, era nota la gravità del problema dello spo- polamento e della perdita di capitale umano per il Sud Italia, in particolare in rela- zione alle c.d. «migrazioni intellettuali», che conducono a parlare di «inesauribile impoverimento del Meridione». Alla particolare drammaticità del momento presen- te, legata alla trasversale sofferenza causata dal Covid-19, si aggiunge la prospettiva di una grave recessione economica, con conseguenze sui tassi di occupazione. In particolare, i giovani sono colpiti in modo sproporzionato dalla crisi Covid-19, con molteplici shock tra cui interruzioni dell’istruzione e della formazione, occupazione e perdita di reddito e maggiori difficoltà a trovare un lavoro. Ciò rischia di avere effetti significativi sulla capacità degli individui di accedere al credito o pagare affitti, mutui e spese domestiche e per la famiglia. I rischi appaiono ancora più significativi per chi risiede al Sud e per le donne.

Continua a leggere

Pubblicato
il 12 Marzo 2022

di Mario Mirabile (Vicepresidente esecutivo e project manager, South Working – Lavorare dal Sud), Flavia Amoroso (Operations Manager, South Working) e Gabriele Crupi (Project manager junior)

Lo scritto affronta alcune delle nuove sfide del lavoro a distanza e dei nuovi stili di vita ad esso associati. In particolare, la prima parte del testo si focalizza sull’analisi dello stile di vita associato generalmente al lavoro agile, con riferimento alla legge 81/2017. Successivamente, gli autori mettono in evidenza il caso dell’associazione “South Working® – Lavorare dal Sud”, dei South Worker e delle trasformazioni socio-culturali che il movimento d’opinione sta stimolando, sulla base del movimento migratorio legato al Covid-19, che porta i lavoratori a scegliere di operare da remoto dall’Italia e, in particolare, dal Sud e dalle aree interne e marginali del Paese. La terza parte dello scritto affronta le questioni relative agli stili di vita dei South Worker, gli aspetti positivi e le criticità associabili al modello del lavoro da casa. Il testo termina con alcune considerazioni finali che mirano a indicare la necessità di un maggiore approfondimento delle questioni che riguardano tale fenomeno, fornendo anche alcune indicazioni su ciò che gli autori ritengono particolarmente rilevante per la definizione degli stili di vita dei South Worker e delle metamorfosi socio-culturali del lavoro.

Continua a leggere

Pubblicato
il

di Mario Mirabile (Vicepresidente esecutivo e project manager, South Working – Lavorare dal Sud) e Martina Derito (systemic & graphic designer)

L’idea del lavoro agile dal Sud, o “South Working”, come l’abbiamo chiamato a marzo 2020, sta ricevendo attenzioni mediatiche a livello nazionale e internazionale, ed è quindi soggetto a interpretazioni individuali. È normale che ciò avvenga, vista la natura ibrida del lavoro nella sua dimensione sociale, individuale e collettiva.

In questo contributo, racconteremo brevemente quali sono i nostri obiettivi e gli strumenti che stiamo utilizzando per raggiungerli, in un dialogo aperto e dal basso. Qui, invece, non è discusso il contesto generale all’interno del quale nasce l’associazione di promozione sociale “South Working – Lavorare dal Sud” (nel prosieguo, “South Working”) e le differenti fasi progettuali attraverso le quali il progetto si sta sviluppando.

Continua a leggere

Pubblicato
il 1 Marzo 2022

Reggio Emilia-Palermo, 1 marzo 2022 – Favorire con tutti i mezzi possibili – dallo studio e l’analisi delle nuove norme in materia fino alla raccolta di best pratice – la diffusione del lavoro a distanza e collaborare, sia in ambito pubblico che in quello privato, per la nascita di realtà che supportino questa particolare tipologia di lavoro che coinvolge tra i 5 e gli 8 milioni di italiani, circa il 30% della forza lavoro. Al tempo stesso sostenere la mappatura e la registrazione spontanea alla community di «South Working» di chi intende lavorare secondo i principi dello smart working da territori non industrializzati, in particolare quelli del Sud Italia. Sono alcuni degli obiettivi su cui sono impegnati IFOA, ente specializzato nella formazione professionale e nelle politiche attive del lavoro, e South Working – Lavorare dal Sud, l’associazione di promozione sociale attiva nella diffusione di un modello di lavoro flessibile che permetta di lavorare a distanza in via principale da dove si desidera. Obiettivi contenuti in un Memorandum of understanding recentemente sottoscritto dalle due realtà. 

«L’esperienza maturata nei due anni di pandemia – spiegano IFOA e South Working – Lavorare dal Sud A.P.S. – ha dimostrato i punti di forza del lavoro agile, uno strumento che può consentire al lavoratore di guadagnare una maggiore autonomia, potendo decidere più liberamente come gestire l’attività lavorativa e quindi il proprio tempo, il tempo che dedica a sé stesso e ai suoi affetti, e dall’altro lato al datore di lavoro di mettere in atto un’organizzazione più snella e ottenere una maggiore produttività. Entrambe le parti, inoltre, possono reciprocamente trarre beneficio dai vantaggi che ciascuno ha, avviando, così, un circolo virtuoso».

Se utilizzato correttamente, lo smart working può quindi favorire un netto miglioramento della vita personale dei lavoratori, ma anche delle condizioni ambientali grazie ad una importante riduzione delle emissioni inquinanti come effetto della riduzione del traffico delle auto. «Il lavoro da remoto – proseguono i firmatari dell’accordo – si è rivelato uno strumento utile anche a ridurre il divario economico, sociale e territoriale nel Paese, a patto che si sviluppino e si rafforzino le infrastrutture digitale, di mobilità e sociale identificate dall’Associazione che stanno alla base di questa “rivoluzione” nel mondo del lavoro».

In attesa dell’entrata in vigore delle nuove regole fissate per la fine dello stato d’emergenza Covid, l’accordo assume un valore in più per IFOA e South Working – Lavorare dal Sud, che s’impegnano tra l’altro ad avviare collaborazioni per consentire la diffusione della cultura digitale tra amministratori pubblici, aziende e cittadini, con l’obiettivo di superare il digital divide.

In foto: Mario Mirabile (a sx), Vicepresidente South Working – Lavorare dal Sud e Umberto Lonardoni (a dx), Direttore Generale IFOA.

Contatti:

Mario Mirabile Vicepresidente esecutivo e project manager South Working – Lavorare dal Sud / mario.mirabile@southworking.org Website: www.southworking.org

Monica Cascone Ufficio Stampa IFOA +39 0522 329318 / cascone@ifoa.it Website: www.ifoa.it / Press Area: https://www.ifoa.it/ifoa-media/

Pubblicato
il 19 Febbraio 2022

Il prossimo 23 febbraio, alle 10, il Vice Presidente Esecutivo e Project Manager di South Working® Mario Mirabile parteciperà alle Agorà Democratiche del Partito Democratico, dal titolo ‘Smart Working – Opportunità per le aree interne’. 

Fin da marzo 2020, South Working® è stata attiva per intercettare i bisogni di oltre 45mila lavoratori agili del Sud Italia. Nel corso di questi due anni, è emerso in modo inequivocabile che nuovi modelli virtuosi di lavoro agile e sostenibile possono essere una soluzione per combattere il divario economico e culturale tra le diverse aree d’Italia oltre che valide misure di contrasto al fenomeno dello spopolamento. 

Per questo, siamo entusiasti di partecipare alle Agorà Democratiche per discutere degli inevitabili cambiamenti dei modelli di lavoro. Gli altri partecipanti della prima della due giornate saranno il Sociologo Domenico De Masi, il Presidente Uncem Marco Bussone, il sindaco di Castel del Giudice e Delegato ANCI Aree Interne Lino Gentile, la Direttrice di ‘Riabilitare l’Italia’ Sabrina Lucatelli, il Direttore di Coesione Territoriale e Infrastrutture Confindustria Giuseppe Mele, il Consigliere delegata di Randstad Alessandro Ramazza e la Segretaria Confederale CGIL Tania Scacchetti. Modera la Responsabile Nazionale PD per i Piccoli Comuni Micaela Fanelli. Previsto anche un intervento del Vice Segretario Nazionale del Pd Giuseppe Provenzano. 

Per tutte le informazioni, visita il sito di Agorà Democratiche: lo trovi qui.

Pubblicato
il 14 Dicembre 2021

Il Vice Presidente esecutivo e Project Manager di South Working® Mario Mirabile parteciperà il 15 dicembre al Seminario “Ambiente, Sostenibilità, Natura, Transizioni”, organizzato dal Centro di Documentazione Europea e dell’Università degli Studi di Salerno, in collaborazione con il Centro Bibliotecario di Ateneo e l’Osservatorio Comunicazione Partecipazione Culture Giovanili OCPG del Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione dell’Università degli Studi di Salerno.

Il Seminario si svolge nell’ambito della Conferenza sul Futuro dell’Europa, che pone al centro la sostenibilità dei nuovi modelli economici e lavorativi, in armonia con la responsabilità ambientale.

South Working® propone, come sapete, un modello di lavoro agile che ha effetti benefici non solo sul singolo lavoratore, ma sulla comunità e sul territorio. Per questo sarà un’occasione importante potersi confrontare su temi fondamentali per il futuro dell’Italia e dell’Europa con altre istituzioni, enti e reti sociali impegnate su queste priorità.

Ad introdurre i lavori saranno Vincenzo Loia, Magnifico Rettore dell’Università di Salerno, Pina Picierno, Deputata del Parlamento europeo, Massimo Pronio, Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Maria Rosaria Califano, Direttrice del Centro Bibliotecario di Ateneo, Virgilio D’Antonio, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione dell’Università di Salerno.

Al tavolo parteciperanno inoltre Stefania Leone, Direttrice dell’Osservatorio Giovani OCPG del Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione dell’Università di Salerno, Giampiero Mazzocchi, Ricercatore CREA, Centro di ricerca Alimenti e nutrizione, Antonio De Feo, Coordinatore Sostenibilità Ambientale ORGR – Osservatorio Regionale sulla Gestione dei Rifiuti Campania, Francesco Saverio Quatrano, Presidente ONG Nous, Maria Senatore, Responsabile Centro Documentazione Europea UNISA.

L’evento è a partecipazione libera e si può accedere cliccando qui: