Ricerca | Qui una volta era tutta città!

Pubblicato
il 13 Marzo 2022

di Emiliano Mandrone (Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche)

L’interazione tra l’emergenza sanitaria e la tecnologia disponibile sta producendo una straordinaria metamorfosi dei costumi sociali ed economici. Questa energia ha sprigionato una intensa forza centrifuga che ha spostato attività e persone in maniera rapida e radicale, con forti conseguenze sull’assetto delle città. Per metabolizzare correttamente questi cambiamenti, sono necessari adeguata elaborazione culturale e servizi specifici.

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Pubblicato
il

di Emiliano Mandrone (Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche)

Abstract

The interaction between the health emergency and the available technology produces an extraordinary metamorphosis of social and economic customs. This energy has released an intense centrifugal force that has displaced activities and people quickly and radically, with strong consequences on the structure of cities. To properly metabolize these changes, adequate cultural processing and specific services are needed.

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Pubblicato
il 12 Marzo 2022

a cura di Marco Bellandi, Ilaria Mariotti, Rosanna Nisticò

Il libro

I mutamenti economici e sociali indotti dalla crisi pandemica hanno di fatto indebolito la forza interpretativa delle letture dicotomiche e contrapposte tra centri (città) e margini (periferie), avvalorando e incoraggiando nuove concettualizzazioni e nuove rappresentazioni, meno polarizzanti e maggiormente orientate alla complementarità tra i luoghi. La pandemia ha, infatti, obbligato a ridefinire il rapporto con lo spazio fisico e con le relazioni interpersonali, ponendo il distanziamento e la limitazione della densità umana come necessità vitali e prospettiva di nuova normalità. Le grandi città conserveranno un ruolo fondamentale nell’architettura territoriale, pur dovendo necessariamente adattare strutture e funzioni, ma è emerso, di riflesso, il ruolo rilevante di forme di insediamento abitativo più periferiche e di vivibilità meno concentrate, fruibili in aree a più bassa densità di popolazione, in territori lasciati ai margini ma potenzialmente riabitabili. Si prefigura la possibilità di introdurre modifiche nella natura di gerarchie e relazioni territoriali e nelle loro rappresentazioni. Quali dunque sono stati gli effetti del distanziamento, del lavoro a distanza, dei limiti imposti all’apertura di attività produttive, scuole, università, alla circolazione delle persone, e alle pratiche di interazione sociale? Quali ne saranno gli impatti non transitori su disparità territoriali, dinamiche dei sistemi produttivi, ed emersione di bisogni di un nuovo modo di vivere e di relazionarsi delle persone? Il volume raccoglie contributi finalizzati a fornire risposte a tali interrogativi, con un approccio multidisciplinare, utile per delineare gli scenari possibili delle dinamiche sociali, economiche e territoriali post-Covid 19.

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Pubblicato
il

di Adam Asmundo, Fabio Mazzola (Università degli Studi di Palermo)

Abstract

Based on official statistics and original estimates, the paper investigates the enduring consequences of the Great Recession and pandemic crises on the Sicilian economy. It underlines the need for regional resilience in response to the new industrial trends. Since 2008, gross fixed capital formation declined, unemployment and skilled outmigration raised. Most of the private savings turned into real estate and property rent. The percentage of value added originated from the non-observed economy expanded to one-fifth of the whole aggregate value-added. Still, simultaneously, some positive phenomena emerged in terms of new firm creation and export dynamics. In perspective, a policy linking household demand to high value-added services and manufacturing with more intensive use of skilled human  capital might drive private savings to more productive uses. A new paradigm for growth is needed, with an overall sustainability flavour concerning infrastructure endowment, productive specialization,  and administrative efficiency.

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Pubblicato
il

di Ilaria Mariotti, Dante Di Matteo (Politecnico di Milano)

Abstract

Coworking spaces are “serendipity accelerators” designed to host creative people and entrepreneurs. While recent literature has started exploring the indirect effects of coworking spaces on the local context, little is still known on how coworking spaces may directly affect the coworkers’ economic performance and wellbeing. Using a novel dataset based on a survey of 326 CWs working in the Italian coworking spaces in 2018, this paper explores the potential economic impact for coworkers, depending on whether a coworking space is localized in a peripheral or an urban area. Through a propensity-score matching approach, we found that being located in a peripheral area for coworkers may represent an opportunity to earn more than working in an urban center. The same holds for the organization coworkers belong to.

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