Ricerca | Città nel Covid. Centri urbani, periferie e territori alle prese con la pandemia.

Pubblicato
il 12 Marzo 2022

a cura di Marco Bellandi, Ilaria Mariotti, Rosanna Nisticò

Il libro

I mutamenti economici e sociali indotti dalla crisi pandemica hanno di fatto indebolito la forza interpretativa delle letture dicotomiche e contrapposte tra centri (città) e margini (periferie), avvalorando e incoraggiando nuove concettualizzazioni e nuove rappresentazioni, meno polarizzanti e maggiormente orientate alla complementarità tra i luoghi. La pandemia ha, infatti, obbligato a ridefinire il rapporto con lo spazio fisico e con le relazioni interpersonali, ponendo il distanziamento e la limitazione della densità umana come necessità vitali e prospettiva di nuova normalità. Le grandi città conserveranno un ruolo fondamentale nell’architettura territoriale, pur dovendo necessariamente adattare strutture e funzioni, ma è emerso, di riflesso, il ruolo rilevante di forme di insediamento abitativo più periferiche e di vivibilità meno concentrate, fruibili in aree a più bassa densità di popolazione, in territori lasciati ai margini ma potenzialmente riabitabili. Si prefigura la possibilità di introdurre modifiche nella natura di gerarchie e relazioni territoriali e nelle loro rappresentazioni. Quali dunque sono stati gli effetti del distanziamento, del lavoro a distanza, dei limiti imposti all’apertura di attività produttive, scuole, università, alla circolazione delle persone, e alle pratiche di interazione sociale? Quali ne saranno gli impatti non transitori su disparità territoriali, dinamiche dei sistemi produttivi, ed emersione di bisogni di un nuovo modo di vivere e di relazionarsi delle persone? Il volume raccoglie contributi finalizzati a fornire risposte a tali interrogativi, con un approccio multidisciplinare, utile per delineare gli scenari possibili delle dinamiche sociali, economiche e territoriali post-Covid 19.

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Pubblicato
il

di Mario Mirabile (Vicepresidente esecutivo e project manager, South Working – Lavorare dal Sud), Flavia Amoroso (Operations Manager, South Working) e Gabriele Crupi (Project manager junior)

Lo scritto affronta alcune delle nuove sfide del lavoro a distanza e dei nuovi stili di vita ad esso associati. In particolare, la prima parte del testo si focalizza sull’analisi dello stile di vita associato generalmente al lavoro agile, con riferimento alla legge 81/2017. Successivamente, gli autori mettono in evidenza il caso dell’associazione “South Working® – Lavorare dal Sud”, dei South Worker e delle trasformazioni socio-culturali che il movimento d’opinione sta stimolando, sulla base del movimento migratorio legato al Covid-19, che porta i lavoratori a scegliere di operare da remoto dall’Italia e, in particolare, dal Sud e dalle aree interne e marginali del Paese. La terza parte dello scritto affronta le questioni relative agli stili di vita dei South Worker, gli aspetti positivi e le criticità associabili al modello del lavoro da casa. Il testo termina con alcune considerazioni finali che mirano a indicare la necessità di un maggiore approfondimento delle questioni che riguardano tale fenomeno, fornendo anche alcune indicazioni su ciò che gli autori ritengono particolarmente rilevante per la definizione degli stili di vita dei South Worker e delle metamorfosi socio-culturali del lavoro.

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